DECRETO RISTORI: A CHI SPETTA IL FONDO PERDUTO
- Michele Corriano
- 28 ott 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Il testo del Decreto Ristori è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 27 ottobre 2020. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, facciamo il punto sulle novità contenute nell’ultima bozza in pdf (siamo in attesa del decreto attuativo).
Il contributo a fondo perduto fino a 150.000 euro, e di importo dal 100 al 400% rispetto a quanto già riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate con il contributo previsto dal Decreto Rilancio, è una delle novità più rilevanti del testo del decreto Ristori. Il pagamento avverrà in automatico sul conto corrente entro il 15 novembre per chi aveva già ottenuto il fondo previsto dal Decreto Rilancio; i nuovi richiedenti invece dovranno presentare la domanda.
Il fondo perduto sarà riconosciuto anche alle partite IVA con ricavi superiori a 5 milioni di euro, per un importo pari al 10% del calo di fatturato. Potranno fare domanda le attività individuate dai codici ATECO allegati al decreto Ristori, qualora l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
Esempio 1: se con il decreto Rilancio un bar ha ricevuto 2500 euro di contributo a fondo perduto, con il Ristoro avrà diritto ad un contributo pari a 2500 moltiplicato per 1.5 in quanto i bar hanno diritto al 150% dell'importo già ricevuto.
Esempio 2: un ristorante ad agosto ha ricevuto un contributo di 3200 euro. Per calcolare quanto gli verrà elargito con il Ristoro dovrà moltiplicare 3200 per 2 in quanto per la categoria in questione è prevista una percentuale del 200%.


Tra le novità fiscali contenute nel testo in pdf del decreto Ristori:
confermata la cancellazione del saldo IMU del 16 dicembre 2020, esclusivamente per le attività danneggiate dal DPCM del 25 ottobre 2020 e a patto che il proprietario dell’immobile sia anche il gestore dell’attività
credito d'imposta del 60% sugli affitti commerciali, fino a dicembre, ed anche in questo caso anche alle partite IVA con ricavi superiori ai 5 milioni di euro.
proroga della cassa integrazione;
due mensilità in più di reddito di emergenza;
sospensione dei versamenti contributivi di Novembre per le aziende citate dal DPCM;
rinnovo del bonus INPS di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo e di 1.000 euro per i lavoratori dello spettacolo, del turismo e degli stabilimenti balneari.
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