Nuovo metodo di calcolo dei contributi a fondo perduto del decreto Sostegni
- Michele Corriano
- 22 mar 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Il testo approvato il 19 marzo 2021 prevede un sistema differente rispetto alle precedenti edizioni dei ristori in favore delle partite IVA.
Accedono ai nuovi contributi a fondo perduto le partite IVA (imprese, professionisti e lavoratori autonomi) che hanno registrato una perdita media di fatturato mensile nel 2020 rispetto al 2019 pari almeno al 30%.
Il comunicato stampa diramato a margine del Consiglio dei Ministri del 19 marzo 2021 conferma la suddivisione dei beneficiari in cinque classi, sulla base del valore di ricavi e compensi registrati nel 2019:
60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100.000 euro;
50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro;
40% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro;
30% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
20% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
Per le startup e per le partite IVA attive dal 1° gennaio 2020, l’importo riconosciuto ammonta a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi.
Si specifica che, in alternativa a scelta irrevocabile del contribuente, il contributo a fondo perduto piò essere riconosciuto nella sua totalità sotto forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione con F24.
コメント